Risorse, equipaggiamento e allenamento (poco)

Essendo già alla seconda esperienza forse quest'anno abbiamo un poco sottovalutato l'importanza della preparazione. Manila non si é certo allenata come lo scorso anno, abbiamo iniziato a pensare tardi ai rifugi e abbiamo preparato il materiale solo il giorno prima. Ma andiamo con ordine.

Abbiamo già detto di aver deciso di traformare la durate del percorso da 12 tappe a sole 8, a cui aggiungiamo due varianti una per salire il Civetta e una per la Ferrata Costantini. Ovviamento le due varianti saranno realizzate solo se nel giorno programmato il meteo sarà benevolo, se dobbiamo prendere un secchio d'acqua tanto vale procedere verso la tappa successiva. A causa di questa incertezza abbiamo potuto prenotare solo i primi 4 rifugi (dei quali ne abbiamo trovati 2 pieni e siamo dovuti ripegare su alternative), non ci resta che sperare quindi di riuscire a trovare una sistemazione anche per i giorni successivi e non passare la notte all'addiaccio col sacco lenzuolo a 3000 metri.

Per quanto riguarda la lista del materiale abbiamo apportato delle modifiche alla lista dello scorso anno. L'esperienza ci ha infatti insegnato che in caso di tormenta come quella del Plose, oltra alla giacca a vento possono essere assai comodi dei sovrappantaloni impermiabili leggeri.

Abbiamo ridotto la quantità dei cambi (biancheria e magliette)da 4 a 2 e abbiamo deciso di non utilizzare magliette in fibra sintetica poichè dopo una giornata di sudore intenso si genera una quantità di odore sgradevole tale da vergognarsi ad entrare nei rifugi. L'alternativa doveva comunque essere in grado di asciugarsi velocemente, e quindi il cotone non andava bene, dopo qualche prova ci siamo innamorati delle magliette in lana merino leggera (150 grammi) che sembrano perfette anche in caso di caldo intenso.

Visto le condizioni ancora invernali su alcuni tratti piccozza e ramponi sono ancora necessari, rinunciamo alla corda che lo scorso anno ci ha permesso di attraversare il ghiacciaio del Vernel sulla Marmolada.

Lorenzo ha inoltre deciso di portarsi comunque anche le cartine topografiche standard oltre a quella fornita con il numero speciale di Meridiani Montagne che rimane un po' troppo limitata ai dintorni del sentiero.

Risultato finale 10Kg di zaino per Lorenzo (bastoncini inclusi) e 9Kg per Manila, a cui comunque vanno aggiunti 1 o 2 Kg di acqua a seconda della tappa da percorrere.