Oggi decidiamo di riservarci una tappa più corta, per questo motivo rinunciamo alla variante di passare sul lato orientale del Monte Pelmo e affrontiamo il percorso originale sul versante opposto, in questo modo contiamo di raggiungere la nostra destinazione per pranzo.
Partenza poco dopo le 7 e ci muoviamo costeggiando le imponenti pareti del Pelmo, raggiungiamo in un'ora il passo Staulanza e da lì ci lanciamo verso il rifugio Palafavera dove inizia la lunga salita alla nostra meta: il rifugio Sonino al Coldai.
Oggi é domenica e ce ne rendiamo conto dalla moltitudine di persone che dai 30 e passa gradi della valle ha deciso di salire fino al lago del Coldai per trovare un po' di refrigerio.
La salita sembra un girone infernale dantesco, famiglie con bambini, cani, adolescenti in costume da bagno, tutti che salgono in fila sotto il sole cocente i quasi 700 metri di dislivello fino alla conca del Coldai.
Da dire peró che questi vacanzieri sono un poco piú composti e meno turisti, la salita infatti necessita per almeno un gran tratto di essere salita a piedi, molto meglio quindi dei luoghi dove orde di turisti vengono vomitate dai diabolici impianti di risalita.
Superiamo tantissime persone e riusciamo a raggiungere il rifugio poco prima di mezzogiorno giusto in tempo per farsi fare un primo prima che venga preso d'assalto dalle belve affamate che abbiamo superato.
Ci offrono una camera doppia, favoloso! Poi doccia (5 euro a gettone!), bucato e riposino. Poi merenda con birra e patatine e partita a scala quaranta. Praticamente come passavamo i pomeriggi sull'alta via 2 e come non possiamo fare quest'anno a causa delle tappe allungate.
Un'occhiata al meteo ci illustra che per la giornata di domani é previsto un mega temporale già dalla seconda parte della mattinata e noi abbiamo da percorrere almeno 8 ore di marcia fino al rifugio Bruno Carestiato, sotto la Moiazza. Speriamo bene!
Cena alle 18:30 e poi a letto, siamo al giro di boa della nostra alta via 1.
Tempo Totale tappa: 4 ore
Tempo Effettivo: 4 ore